Il figlio, protetto dal fratello del duce, Arnaldo, finirà anche lui in manicomio, dopo la morte dello zio, e qui morirà per "shock insulinico" terapia all'epoca usata nel trattamento della schizofrenia.
Qui alcui passaggi tratti da un'intervista rilasciata da Bellocchio a Giovanni Bogani e pubblicata su Affari Italiani
"La storia d'amore tra Ida Dalser e Mussolini iniziò quando Mussolini era socialista, radicale, pacifista. Poi Mussolini diviene interventista, finalmente fascista, da ateo diventa qualcuno che vuole tenersi buona la Chiesa. In mezzo a tutte queste trasformazioni dell'uomo politico Mussolini, l'amore – se mai c'è stato – non poteva trovare posto. E mentre Mussolini ascende nella scala sociale e politica, lei precipita".
"Lei (Ida Dalser) non accetta tutto questo.
Continua a scrivergli, caparbia. E questa caparbietà la porta al manicomio e alla fine a perdere la vita"
"Distruggendo sua madre, Mussolini aveva già segnato il destino di suo figlio, Benito Albino. Ma Mussolini non poteva permettersi che questa donna – che lo accusava di vigliaccheria personale, di bigamia – rimanesse in libertà"
"Aveva commesso ben altri delitti, Mussolini.
Ma questo comportamento simbolizza uno stile di Mussolini. Le vittorie, aveva detto, hanno bisogno di un po' di morti"
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