Finalmente l'auspicato divorzio tra la Reed Elsevier , colosso dell'editoria scientifica internazionale che pubblica oltre 2000 riviste scientifiche fra cui la prstigiosissima The Lancet, e i mercanti d'armi, per i quali organizzava fiere commerciali attraverso la sussidiaria Reed Exhibition.
L'allarme su queste liaisons dangereuses era da tempo stato lanciato da larga parte della comunità scientifica.
Tra i primi a interessarsi della questione Richard Smith, già editore del British Medical Journal, rivista inglese da sempre apprezzata non solo per il rigore scientifico delle pubblicazioni ma anche per l'autonomia nei confronti dell'ndustria farmaceutica.
In un articolo pubblicato a marzo sul Journal of the RoRoyal Society of Medicine, Smith scriveva
"Riuscite a immaginare una compagnia di tabacco che pubblica riviste di Medicina? Probabilmente no (..) Ma se non riuscite ad immaginare una tale assurdità, potete immaginare una compagnia che contemporaneamente propaganda il commercio di armi e pubblica riviste di Medicina? Bene, non dovete sforzarvi troppo a immaginare, perché quell’a compagnia esiste. In effetti è la Reed Elsevier, la più grande casa editrice al mondo di riviste medico-scientifico. E la più elegante delle pubblicazioni del Elsevier The Lancet(..). Sembra una commedia di Ionesco"
Vedere in proposito:
R. Smith: "Reed-Elsevier's hypocrisy in selling arms and health".J R Soc Med. 2007 Mar;100(3):114-5
on line:
C. Young, Golee F. "Reed Elsevier's arms trade". BMJ. 2007 Mar 17;334(7593):547-8
M. Pelly, I. Gilmore "Reed Elsevier and the arms trade revisited". Lancet 2007 Mar 24;369(9566):987